6 febbraio 2020 – Dalle ossa alle metaboliti di alghe marine

Mi piego ma non mi spezzo: viaggio al centro delle ossa
L’osteoporosi è una malattia caratterizzata da un indebolimento delle ossa che porta a una maggiore probabilità di frattura ed è causata non solo dalla perdita di densità ossea ma anche da alterazioni della struttura interna. La sua incidenza è in continua crescita, con una frattura ogni 3 secondi nel mondo. In modo in modo chiaro ed accessibile a tutti verranno affrontate diverse tematiche collegate all’osteoporosi, alla micro-architettura dell’osso ed alle tecnologie attualmente utilizzate per la diagnosi. Verrà inoltre presentato il BESTEST®, un nuovo metodo per determinare la qualità elastica dell’osso,  facilmente utilizzabile con costi e rischi inferiori rispetto agli attuali strumenti utilizzati.

 

L’invasione molecolare. L’effetto subdolo di metaboliti di alghe marine aliene sulla biodiversità marina
Le specie invasive determinano severi impatti sulla diversità dei sistemi marino costieri. Tali impatti sono generalmente associati a competizione con specie native residenti, modificazioni dell’habitat, modificazione delle caratteristiche chimico-fisiche dell’habitat. Alcune specie invasive, tuttavia, portano in se composti chimici in grado di alterare la biologia di alcune specie che di esse si nutrono. È un effetto subdolo, ancora poco conosciuto. Una nuova forma di inquinamento chimico mediato da specie invasive.  Questa comunicazione racconta quanto la Caulerpa cylindracea, un’alga di provenienza australiana,  forse la specie più invasiva nel Mediterraneo, attraverso i suoi composti chimici, altera le modalità di crescita e riproduzione di alcune specie di pesci di importanza commerciale.

I relatori


Francesca Cosmi
Mi sono laureata in Ingegneria Meccanica con indirizzo Biomeccanica pressoil Politecnico di Milano, dove ho poi conseguito il dottorato di ricerca. Attualmente sono professore associato all’Università di Trieste e Senior Visiting Scientist al CRO di Aviano. Ho svolto attività di ricerca all’estero presso JPL NASA-CalTech (USA), University of California at Berkeley (USA), MITI Tsukuba (Giappone) e UFRJ (Brasile). Sono autore di brevetti USA e italiani e ho pubblicato oltre 150 memorie. Da oltre dieci anni porto avanti un progetto dedicato a migliorare l’identificazione delle persone a rischio di frattura. Nel corso degli anni, questo progetto ha vinto diversi premi e mi ha portato a fondare una start-up, M2TEST srl, insediata in Area Science Park e recentemente inserita nel programma Berkeley Skydeck (USA).

 

Antonio Terlizzi
è Professore Ordinario di Zoologia presso l’Università di Trieste dove è Responsabile del Laboratorio di Zoologia e Biologia Marina del Dipartimento di Scienze della Vita. Si interessa di Biodiversità e Funzionamento degli ecosistemi marini anche in relazione ad impatti antropici e ad interventi di conservazione (es. Aree Marine Protette)

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