15/16 marzo 2018 – La Settimana del Cervello ai Caffè delle Scienze

A marzo il Caffè delle Scienze si sdoppia, proponendo i medesimi interventi a Trieste e a Gorizia, in occasione della Settimana del Cervello (importantissimo evento di divulgazione, che vede coinvolti a livello internazionale centinaia di ricercatori e ricercatrici, che volontariamente si offrono di spiegare al pubblico i loro lavori e le loro scoperte).

In particolare, nei nostri appuntamenti affronteremo il tema delle abilità cognitive e del loro mantenimento o potenziamento. Per «abilità cognitive» si intende l’insieme dei processi e attività mentali, come il ragionamento, il pensiero, le capacità di risolvere problemi e di coordinare le nostre conoscenze, le rappresentazioni mentali delle procedure e dei saperi specifici che permettono di adattarsi alle circostanze della vita. In seguito ad eventi traumatici come un ictus, un incidente, o nel corso di una malattia neurodegenerativa, le capacità cognitive vengono compromesse perché alcuni circuiti cerebrali smettono di funzionare correttamente, i neuroni vengono danneggiati e diventano atrofizzati (cioè diventano più piccoli) o degenerano andando incontro alla morte.

Per lungo tempo in ambito scientifico vigeva il dogma: “i neuroni non rigenerano”, ma fortunatamente recenti ricerche hanno smantellato questa convinzione dimostrando che anche il nostro sistema nervoso centrale è dotato di plasticità e di quella proprietà definita autorinnovamento. Questa possibilità di autorinnovamento nel sistema nervoso è limitata ma può essere attivata ed aumentata. Gli studi compiuti negli ultimi decenni hanno portato alla luce una insospettata capacità di attivare la “plasticità” del cervello attraverso alcuni farmaci – già usati per tutt’altro scopo –, la stimolazione elettrica, la riabilitazione e l’esercizio fisico. Questi stimoli, separatamente o assieme, sono cioè in grado di potenziare alcuni meccanismi riparatori facilitando la riorganizzazione funzionale e strutturale, nonché favorendo la riparazione dei neuroni atrofizzati e la protezione contro la morte delle cellule. Ma alcuni scienziati sostengono che potrebbero anche stimolare lo sviluppo di capacità superiori in un cervello sano. Il progetto MEMORI-net, finanziato dal programma Interreg Italia-Slovenia, sta mettendo a punto un protocollo clinico per la riabilitazione dei pazienti che hanno subito un ictus sfruttando tutte le conoscenze scientifiche più aggiornate.

Scopriamone di più, insieme:
– a Trieste, presso il Caffè Tommaseo, giovedì 15 (ore 17.30)
– a Gorizia, presso il Caffè Vittoria, venerdì 16 (ore 18.00)

I relatori

Enrico Tongiorgi è un neurobiologo, accademico della World Academy of Art and Science. Si è laureato cum Laude in Biologia all’Università di Pisa ed ha ottenuto il PhD al Politecnico federale ETH di Zurigo. Negli anni ’90 è stato borsista dell’Accademia dei Lincei presso l’Istituto di Neurobiologia di Heidelberg, visiting scientist presso l’MRC di Cambridge e borsista delle Nazioni Unite alla SISSA di Trieste; attualmente è professore associato del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste presso cui dirige il Laboratorio di Neurobiologia Cellulare e dello Sviluppo, dove studia l’atrofia dei neuroni in malattie neurologiche per comprenderne i meccanismi e sviluppare nuove cure; è direttore del Light Microscopy Imaging Center.  Nel 2012-2016 è stato delegato del Rettore per la divulgazione scientifica e nel triennio 2005-08, è stato direttore del Centro BRAIN per le Neuroscienze dell’Università di Trieste. Al suo attivo, oltre 70 pubblicazioni, più di 60 inviti a convegni internazionali, partecipazioni come valutatore per 30 riviste scientifiche e per agenzie di finanziamento nazionali (7 nazioni) e per la The World Academy of Science for developing countries (TWAS).

Alberta Lunardelli è psicologa e psicoterapeuta . Ricercatrice nell’ambito del progetto MEMORI-net, è anche Dirigente Psicologo, ambito Neuropsicologia Clinica S.C. di Medicina Riabilitativa dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste (ex Azienda Ospedaliero-Universitaria “Ospedali Riuniti”).

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