12 ottobre 2017: tra criosfera alpina e microbioma delle piante

Dopo gli appuntamenti “speciali” legati a Trieste Next ritorna il tradizionale appuntamento con il Caffè delle Scienze di Trieste, che si terrà giovedì 12 ottobre a partire dalle ore 17.30.

Al Caffè Tommaseo Renato Colucci ci parlerà della risposta della criosfera alpina al cambiamento climatico. Il riscaldamento climatico dell’ultimo secolo si può attribuire, con una probabilità superiore al 95%, principalmente alle attività antropiche. Colucci spiegherà come il riscaldamento climatico abbia influenzato e stia influenzando la criosfera terrestre (ghiacciai, calotte polari, ghiaccio marino e permafrost).

Vittorio Venturi invece dialogherà con noi di microbioma e salute delle piante. Il suolo nasconde un numero straordinario di forme di vita: pochi grammi di terreno possono contenere miliardi di batteri e microalghe, decine di migliaia di protozoi, centinaia di insetti, aracnidi e vermi. Il mondo della ricerca è molto attento a queste comunità batteriche perché il loro interagire con le piante può tornare molto utile all’uomo. Infatti, mentre il fabbisogno alimentare della popolazione mondiale cresce, le proiezioni sull’andamento della produzione di cibo fondamentale (cereali, riso, grano, ecc.) non sono ottimiste. 

I relatori

Renato R. Colucci, laureato in Scienze Geologiche, dottorato in glaciologia e ambienti periglaciali, insegna Glaciologia all’Università di Trieste e lavora presso il Dipartimento di Scienze del sistema Terra e Tecnologie per l’ambiente del CNR in ISMAR Trieste. Studia il clima del passato attraverso le evidenze geomorfologiche lasciate dai ghiacciai, e il clima del presente attraverso le interazioni con la criosfera. Ha al suo attivo varie spedizioni scientifiche extraeuropee, tra cui due spedizioni in Antartide.

Vittorio Venturi ha conseguito la Laurea in Scienze Biologiche all’Università di Edinburgo nel 1988. Nel 1994 ha completato il suo PhD presso il Dipartimento di Genetica Molecolare dell’Università di Utrecht. Dal 1997 guida il gruppo di Batteriologia all’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB). In questi anni ha focalizzato la propria ricerca sullo studio dei sistemi di comunicazione batterica, definiti Quorum Sensing, nelle comunità batteriche multispecie associate alle piante, allo scopo di definire il ruolo della comunicazione cellula-cellula sia in batteri patogeni che nei batteri endofiti benefici per le piante. Conduce anche degli studi sulle comunità microbiche associate alle piante allo scopo di sviluppare nuovi bioinoculanti per una agricoltura biosostenibile.

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