8 febbraio 2017: alla scoperta dell’astrobiologia

L’8 febbraio torna il Caffè delle Scienze, con un interessante approfondimento sull’astrobiologia, ossia la ricerca della vita al di fuori della Terra (che ci aiuterebbe a capire anche come la vita è nata sul nostro pianeta).

Hanno 3 miliardi e mezzo di anni le più antiche tracce fossili di vita trovate sulla Terra all’interno di rocce dell’Australia e della Groenlandia. Questo vuol dire che appena un miliardo di anni dopo la nascita del nostro pianeta e del sistema solare era già iniziata la storia evolutiva della vita. Ma dove si sono assemblate le prime molecole organiche? Nell’atmosfera primordiale o nelle sorgenti idrotermali degli abissi oceanici? O magari sono arrivate dallo spazio all’interno di meteoriti e comete? E perché non pensare allora che forme di vita elementare si siano formate anche nel permafrost marziano o nell’oceano esistente sotto la crosta ghiacciata che ricopre Europa, la misteriosa luna di Giove? Ma da quando, più di vent’anni or sono, è stato scoperto il primo pianeta extrasolare, la ricerca di ambienti favorevoli alla vita si è ormai spostata anche alle altre stelle. Una piccola frazione dei 3500 pianeti extrasolari di cui si è fino ad ora accertata l’esistenza potrebbe trovarsi all’interno di quella “fascia di abitabilità” compatibile con la vita quale noi la conosciamo. Tutte queste ricerche fanno parte dell’astrobiologia, una disciplina che coinvolge biochimici e genetisti, geologi e oceanografi, astrofisici e radioastronomi.

I relatori

Biologo di formazione e giornalista scientifico di professione, Fabio Pagan è stato redattore del quotidiano “Il Piccolo” (sul quale scrive di scienza, tecnologia e fantascienza da 50 anni), collabora alla RAI (è stato conduttore della trasmissione “Radio3 Scienza”), ha lavorato nell’ufficio stampa del Centro internazionale di fisica teorica  e nel 1993 è stato uno dei promotori del Master in comunicazione della scienza della SISSA, di cui è stato docente e vicedirettore. Fa parte del direttivo dell’Unione Giornalisti Italiani Scientifici (UGIS) ed è membro della ISSOL – The International Society for the Study of the Origin of Life. Nel dicembre scorso un asteroide tra Marte e Giove è stato denominato “7055 Fabiopagan”.

Giovanni Vladilo ha compiuto gli studi universitari a Trieste laureandosi in fisica con Margherita Hack. Ricopre il ruolo di astronomo associato presso l’INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste. Si occupa di abbondanze chimiche e polveri interstellari in galassie locali e primordiali e, più recentemente, di ambienti abitabili nell’Universo. Tiene un corso su Pianeti e Astrobiologia nell’ambito della laurea magistrale in fisica presso l’Università degli Studi di Trieste. È attualmente vicepresidente della Società Italiana di Astrobiologia. E’ stato membro di svariati comitati scientifici internazionali. Ha al suo attivo oltre 170 pubblicazioni scientifiche.

 

 

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