Possibile restaurare i nostri monumenti con tecniche ecocompatibili? Licheni e i muschi sono attori primari nei processi di biodeterioramento delle superfici dei monumenti in pietra. Tra le tecniche atte a contrastarne la crescita è molto comune l’uso di biocidi, prodotti chimici spesso pericolosi per i lavoratori, i substrati e l’ambiente.
Stefano Bertuzzi ci parlerà invece di una tecnica innovativa che prevede l’esposizione degli organismi a shock termici (40 e 60°C). Tale tecnica si è dimostrata efficace e di facile applicazione, e potrebbe le metodiche di restauro già in uso.
Anche il monumento più esteso, tuttavia, è microscopico in confronto alla vastità degli habitat naturali, tra cui spiccano quelli dei fondali marini.
Gran parte della biodiversità marina è concentrata nei pressi delle terre emerse; ma molto ancora c’è da scoprire e conoscere anche sulle grandi profondità oceaniche; Rocco Auriemma ci parlerà di uno di questi ecosistemi: le comunità biologiche delle sorgenti idrotermali oceaniche, le uniche costituite da organismi il cui ciclo vitale non dipende direttamente dalla luce del sole.
I relatori:
Stefano Bertuzzi è un ricercatore dell’Università degli Studi di Trieste. Autore di numerose pubblicazioni su riviste specialiste, è un esperto di Lichenologia.
Rocco Auriemma è un ricercatore dell’OGS. Esperto in Ecologia, Biologia marina e Tassonomia, ha realizzato diversi studi sul campo e pubblicazioni internazionali.