Perché non possiamo non dirci africani

Appuntamento domenicale con il Caffè delle Scienze, alla ricerca delle nostre origini. Guido Barbujani ci accompagnerà infatti in un viaggio all’interno del nostro DNA, per ripercorrere le tappe della storia dell’uomo.

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Siamo tutti diversi, ma secoli di tentativi (più o meno seri) di classificazione razziale umana si sono conclusi con un fiasco. I moderni studi sul genoma ci hanno permesso di capire perché: nell’uomo non si trovano le nette differenze geografiche fra popolazioni, comuni in altre specie (per esempio, nello scimpanzè).   Ogni popolazione è in qualche modo diversa da ogni altra popolazione, ma ciascuna contiene, in media, quasi il 90% della diversità dell’intera specie, cosicché le differenze fra popolazioni sono in realtà sfumature in una variabilità continua, al cui interno è arbitrario tracciare linee di separazione.

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Capiremo, attraverso questo incontro, quanto sia fondamentale comprendere la diversità umana: non solo per impostare la ricerca clinica e per lo sviluppo di nuovi farmaci, ma anche per ricostruire la nostra storia remota, dall’uscita dall’Africa di un piccolo gruppo di cacciatori fino ai processi di espansione, isolamento e contatto che hanno dato forma alle differenze attuali.

Appuntamento l’1 Marzo, a partire dalle h 17.15 al Caffè Tommaseo.

 

Il relatore

 

Guido Barbujani è un genetista e divulgatore scientifico. Esperto di genetica delle popolazioni e di variabilità genetica umana, ha lavorato alla State University of New York e all’Università di Padova e Bologna. Dal 1996 è docente di Genetica presso l’Università di Ferrara. Autore di molte pubblicazioni scientifiche e di saggistica, è considerato un’autorità nel campo della genetica umana.

 

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