LA NATURA DELLA LUCE, DAL MEDIOEVO AI GIORNI NOSTRI

LA STRANA STORIA DELLA LUCE E DEL COLORE
RODOLFO GUZZI  per i TOMI DI  SPRINGER-VERLAG

La storia della luce, esaustivo come titolo,  ma da dove inizia questo lungo cammino? Infatti l’ autore parte da molto lontano, fin dai filosofi dell’ antica Grecia, arrivando poi al primo nodo fondamentale di questa storia: il frate Robert Grosseteste (a cavallo tra XII e XIII secolo) che può essere considerato il fondatore dell’ottica in occidente. Infatti la storia e il personaggio Grosseteste è uno dei nodi della “La strana storia della luce e del colore” che Rodolfo Guzzi, fisico e climatologo, racconta nel suo ultimo libro. Questa storia però, del frate francese è ancora una vicenda eminentemente filosofica, da assaporare nella trama che ci porta poi al  processo scientifico rinascimentale che raggiunge il culmine con il “ De prospectiva pingendi” di Piero della Francesca (XV secolo), facendoci poi incontrare Isaac Newton (tra il XVII e il XVIII secolo) che  pongono le basi di un paradigma scientifico solido e moderno.
Con il suo famoso “Experimentum crucis” del 1672, Newton dimostra come la luce contenga tutti i generi di colori, aprendo così un capitolo determinante nello studio della visione, durante il quale si sviluppa e si affina la teoria corpuscolare della luce.

Il racconto della storia di luce e colori, però, non può prescindere da alcune deviazioni importanti dalla storia della fisica ottica nel senso più stretto, infatti il libro di Guzzi riporta e parla del lavoro di alcuni artisti geniali, e ripercorre anche  le più importanti scoperte sulla fisiologia dell’occhio e si intrecciano necessariamente con lo studio della percezione visiva, che oggi è terreno di indagine delle neuroscienze.
Un percorso che non deve sconvolgete perché partendo dai presocratici può passare tranquillamente attraverso figure atipiche come Goethe e la sua teoria dei colori (1810), e giunge fino all’oggi non senza “gettare luce” su alcuni personaggi meno noti, come il fondatore della polaroid, Edwin herbertland (xx secolo), che per primo scoprì i filtri polarizzati.

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