S.B. Carroll, Infinite forme bellissime, Codice Ed., 2006.
Gli esseri viventi esibiscono una straordinaria diversità di forme, dalle strisce della zebra ai disegni simmetrici sulle ali di una farfalla alle spirali della chiocciola. Come può una tale variegata modulazione di forme sbocciare da un grumo di cellule embrionali? Carroll, con Infinite forme bellissime, introduce una nuova disciplina che ha fatto il suo ingresso nel panorama scientifico contemporaneo: l’Evo-Devo, abbreviazione di Evolutionary Developmental Biology (“biologia evolutiva dello sviluppo”), rappresenta oggi una nuova frontiera della ricerca, in grado di interrogarsi sui rapporti tra sviluppo embrionale ed evoluzione delle specie.
Da un lato le strutture della vita si riformano ad ogni nuova nascita di organismo con grande fedeltà, grazie a meccanismi sofisticati, e ancora poco conosciuti, di regolazione genica e differenziazione cellulare. Viceversa, alcune mutazioni intervenute nella storia naturale hanno modificato questi piani di sviluppo corporeo, incidendo profondamente su alcune svolte cruciali dell’evoluzione, come la diversificazione dei mammiferi e la nascita del genere Homo. Sean Carroll, con una scrittura chiara e divulgativa, accompagna il lettore alla scoperta di questa autentica rivoluzione culturale, zona calda in cui si sta sviluppando il dibattito scientifico del XXI secolo.
(Recensione tratta da: http://www.codiceedizioni.it/libri/infinite-forme-bellissime/)